6 milioni di pensionamenti e pochi giovani: previdenza complementare e long term care necessarie
Data pubblicazione: 24 settembre 2025
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Il Sole 24 Ore, in un’analisi a firma di Claudio Tucci, lancia un allarme che non può lasciarci indifferenti: nei prossimi dieci anni 6,1 milioni di italiani lasceranno il lavoro. Un vero “esodo generazionale” che rischia di mettere in difficoltà il nostro sistema economico e, soprattutto, il welfare pubblico, a partire dalle pensioni.
Un Paese che invecchia e lavora meno
- Popolazione in età da lavoro in forte calo: secondo le proiezioni, entro il 2060 le persone tra 20 e 64 anni diminuiranno del 34%, a fronte di una media Ocse di –8%.
- Natalità minima storica: 1,18 figli per donna. La popolazione italiana passerà da circa 59 milioni (2023) a 54,8 milioni nel 2050.
- Spesa pensionistica in aumento: dal 15,3% del PIL di oggi al 17,1% nel 2040, con possibili ulteriori rialzi legati all’assistenza di oltre 4 milioni di over 65 non autosufficienti.
Il risultato? Sempre meno contributi versati e sempre più assegni da pagare, in un sistema che già oggi si regge su un equilibrio delicato.
Le conseguenze per le pensioni future
Il nostro sistema, già interamente contributivo per i più giovani, si basa sul principio “più versi, più avrai”.
Con carriere discontinue, stipendi medi stagnanti e un progressivo aumento dell’età pensionabile, le pensioni pubbliche rischiano di coprire solo una piccolissima frazione del reddito da lavoro.
Prevenire è meglio che curare: previdenza complementare
Ecco perché la previdenza complementare non è più una scelta facoltativa, ma diventa parte integrante di una pianificazione finanziaria consapevole.
Attraverso strumenti come il fondo pensione, è possibile:
- costruire nel tempo una pensione integrativa fiscalmente vantaggiosa,
- scegliere profili di rischio e investimento coerenti con i propri obiettivi,
- garantire maggiore serenità per sé e per i propri familiari.
Long term care: protezione per la non autosufficienza
L’altra grande sfida riguarda l’assistenza a lungo termine.
Già oggi più di 4 milioni di over 65 non sono autosufficienti, e questo numero è destinato a crescere.
Le polizze long term care permettono di:
- assicurare un capitale o una rendita nel caso in cui si diventi non autosufficienti,
- tutelare il proprio patrimonio e quello della famiglia,
- affrontare i costi (anche elevati) di assistenza domiciliare o residenziale senza gravare sui propri cari.
Integrare la copertura LTC nella pianificazione patrimoniale significa non solo proteggere il reddito futuro, ma anche garantire qualità di vita e dignità nelle fasi più delicate.
Conclusione
Il cambiamento demografico non è un’ipotesi: è già iniziato.
Agire oggi significa trasformare una minaccia in un’opportunità di pianificazione.
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