✍️ Introduzione

Il 9 agosto 2025, Il Sole 24 Ore ha pubblicato un articolo dal titolo emblematico: “I clienti premiano la presenza di un professionista”. Un’indagine che conferma una verità sempre più evidente nel mondo della consulenza finanziaria: i clienti non cercano semplicemente un prodotto, ma una guida, una presenza costante, una relazione di fiducia.

Un risultato che, ancora una volta, sottolinea la profonda differenza tra chi esercita questa professione come libero professionista all’interno di una rete, e chi lo fa come dipendente di una banca tradizionale.

🔍 La relazione prima del prodotto

Nel modello bancario tradizionale, il cliente si trova spesso a cambiare interlocutore, con un turn over che rende difficile costruire un rapporto duraturo. Il consulente libero professionista, invece, è una figura stabile,scelta dal cliente, che segue con continuità ogni fase del percorso finanziario, adattandosi ai cambiamenti della vita.

🏛️ Libero da logiche commerciali, vicino ai tuoi obiettivi

Chi lavora in banca, spesso, deve rispondere a logiche di budget, target, pressioni commerciali. Il focus rischia di spostarsi dal cliente all’obiettivo di vendita.

Il libero professionista, invece, non ha vincoli di collocamento: è libero di proporre soluzioni che siano davvero in linea con gli obiettivi e i bisogni della persona, costruendo piani su misura, senza forzature.

📊 Presenza, trasparenza e competenza

Come evidenziato nell’articolo del Sole 24 Ore, la figura del professionista viene premiata proprio per la sua capacità di essere presente, trasparente, competente. Chi sceglie un consulente finanziario libero professionista, lo fa perché sa di poter contare su:

1. reperibilità costante e relazione personale che dura nel tempo;
2. strumenti digitali evoluti;
3. costi chiari e una consulenza personalizzata.

📌 Conclusione

L’articolo del 9 agosto rafforza ciò che vivo ogni giorno nel mio lavoro e il motivo per cui, nel 2024, ho scelto di abbandonare il famoso "posto fisso" da bancario: la consulenza finanziaria non è questione di sportello, ma di relazione. La fiducia si costruisce con il tempo, con l’ascolto, con la continuità. Ecco perché la figura del consulente libero professionista è sempre più apprezzata: perché mette il cliente — e non il prodotto — al centro.

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